Italian

La Chiesa di San Nicolò

LA STORIA

Poche sono le notizie pervenuteci della chiesetta di S. Nicolò di Levata. La chiesa, dell'ordine dei cavalieri gerosolimitani, venne eretta nei primi decenni del 1200 e poi dedicata a S. Nicolò, il noto vescovo di Mira (nell'odierna Turchia). La costruzione iniziale doveva essere poca cosa dovendo servire solo alle necessità religiose dei monaci ospedalieri, successivamente si hanno diverse notizie di ampliamenti e di rifacimenti. Probabilmente si trattava di una piccola cappella ad uso esclusivo dei chierici/cavalieri, non avendo per scopo principale la cura delle anime.

La chiesetta era attorniata da un cimitero, com'era usanza almeno fino all'editto napoleonico che trasportava i cimiteri ad di fuori delle mura cittadine. Per quanto riguarda il periodo che va dal 1549 al 1701 ci giungono alcune notizie sugli arredi e sulla struttura della chieda da atti notarili e da inventari; dopo questo lasso di tempo non si hanno più documenti dai quali poter ricavare notizie interessanti.

In nessun trattato sono stati menzionati gli affreschi che ornano le pareti della parte antica della chiesa probabilmente perché considerati inamovibili. Si pensa tuttavia che i dipinti delle pareti laterali raffiguranti la Mutila "Adorazione dei Pastori" e la "Adorazione dei Magi", possano essere opera di un anonimo maestro friulano del 700 che si ispirava a dipinti di Jacopo da Ponte, detto il Bassano, traducendoli in un linguaggio popolaresco intessuto di domestica quotidianità.

Le figure sono statiche, bloccate in una positura innaturale e teatrale ma non sono affatto prive di suggestione. Le immagini subirono gravi danni all'epoca del crollo del soffitto, quando le travi vennero addossate ai muri ed il tutto rimase esposto alle intemperie.

L'architettura originale della chiesa non è nota ma notizie sui successivi ampliamenti ci sono pervenute grazie alle rappresentazioni di Fioravante Gratton, basate sui ricordi degli anziani del paese.